Lunedì scorso sono stata invitata da un’amica che ha un’Agenzia di Comunicazione e Relazioni Pubbliche http://tasteadv.it all’evento 29.01 LA PIGIATURA DEL RECIOTO presso la Cantina Cavazza, in Contrada Selva a Montebello Vicentino (VI) http://cavazzawine.com
Per me tornare alla Cantina Cavazza è sempre un gran piacere perché ci venivo con mio padre alla fine degli anni ’80 per acquistare il loro vino, cosa che faccio tutt’ora perché hanno dei prodotti veramente interessanti.
L’evento è stato dedicato esclusivamente al Recioto di Gambellara, prima DOCG nel 2008 della provincia di Vicenza che comprende quattro comuni: Gambellara, Montorso, Zermeghedo e Montebello Vicentino per un totale di 1.000 ettari. E’ un vino ricavato dai migliori grappoli di uva Garganega, vitigno autoctono a bacca bianca, i quali dopo la raccolta vengono intrecciati tra loro con una tecnica chiamata “picaio”, vengono in pratica appiccati (in dialetto veneto “picar via”) a dei travi dei sottotetti o granai per l’appassimento, il quale dura fino a gennaio. E’ un’arte antica della vera tradizione, che viene tramandata da generazione in generazione con tutti i suoi segreti.
Alle ore 15.00 ci siamo accomodati presso la splendida sala degustazioni accolti da Elena Cavazza, quarta generazione della famiglia dei fondatori della cantina, Giancarlo Cavazza, zio di Elena ed enologo e Nicola Frasson del Gambero Rosso. Qui abbiamo fatto una degustazione Verticale (assaggio di diverse annate dello stesso vino) del loro Capitel, Recioto di Gambellara Classico DOCG dal 2015 al 1990. Un percorso di varie annate, tutte con le proprie caratteristiche, in quanto ognuna presenta i suoi diversi e particolari andamenti stagionali.
La degustazione ha portato ai miei occhi un tripudio di sfumature dell’oro e dell’ambra, al naso note di caramello, miele e frutta matura. In bocca una dolcezza che Elena Cavazza ama definire “misurata”, in quanto si ha l’incontro del sapore dolce della garganega con la sapidità data dall’origine vulcanica del territorio ricco di sali minerali. Quindi dolce, ma non troppo, con un tocco armonico di acidità, dato dall’escursione termica che caratterizza la zona Bocara (in dialetto veneto zona dove si incanala l’aria) nella collina di Selva di Montebello, dove si trova l’omonimo vigneto di Garganega.
Tra le 7 degustazioni, sono rimasta meravigliosamente sorpresa dell’annata 2000, la quale ha rivelato ben dopo 18 anni un vino per me di rara armonia. Le caratteristiche del Recioto si sono mantenute in modo molto equilibrato. Interessante il 2006, con spiccate note esotiche e fruttate accompagnate da una vena acida che lo fa sembrare molto giovane. Il 2008 si presenta notevolmente caldo, con note accentuate di caramello e miele. Il 2015 invece rispecchia l’estate calda e siccitosa che ha creato le condizioni perfette per l’appassimento. Incredibile scoprire le diverse caratteristiche di uno stesso vino…
Dopo la degustazione ci siamo spostati in cantina dove c’è stata la dimostrazione della vera e propria pigiatura, torchiatura dei Picai, con la possibilità di assaggiare il mosto “d’oro”! Lo chiamo così perché un dono che nasce da un’antica tradizione tramandata da generazione in generazione, per me è semplicemente prezioso.
L’evento si è poi sviluppato con l’incontro di tre grandi Chef, i quali hanno preparato un loro piatto in tre diverse location della cantina, ognuno accompagnato da un particolare vino.
Il primo piatto, una mousse di fegato di animali da cortile su pan brioche ai fichi con radicchio caramellato, creato dallo Chef Alessio Longhini del Ristorante St Hubertus E Stube Gourmet di Asiago (il 16 novembre 2017 ha ricevuto la prima Stella Michelin e il premio come “Giovane Chef” dell’anno) http://www.hoteleuroparesidence.it/cucina/stube-gourmet/ è stato servito nella prima storica sala degustazioni ed è stato abbinato ad un calice di Capitel, Recioto di Gambellara Classico DOCG 2002.
Il secondo piatto, guancetta di maiale con senape e polvere di cappero, creato dallo Chef Alessandro Dal Degan del Ristorante La Tana Gourmet di Asiago (insignita nel 2016 con la prima Stella Michelin) http://latanagourmet.it/ è stato servito nella splendida Sala delle Barriques, ambiente che per me ha un fascino immenso. L’abbinamento è stato fatto con un calice di Syrah Cicogna, uno dei miei vini preferiti di questa cantina.
Il terzo piatto, un risotto al cavolo nero con speck croccante, creato dallo Chef dell’Antica Osteria Al Castello di Sorio di Gambellara http://www.anticaosteriaalcastello.com è stato servito nella grande sala degustazioni dove precedentemente avevamo fatto la Verticale di Recioto. . Qui l’abbinamento è stato fatto con un calice di Bocara, Gambellara Classico DOC.
Che dire…ho fatto personalmente i complimenti ad Elena Cavazza per l’organizzazione di questo meraviglioso evento, creato con cura sotto tutti gli aspetti e dedicando immensa importanza ad un punto di forza per la propria azienda vitivinicola: l’accoglienza. Complimenti davvero!
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